Care e cari soci,
Tempi duri, per tutti !
Con Valeria abbiamo conosciuto da vicino il virus e siamo usciti indenni dalla brutta esperienza (grazie a tutte e a tutti quelli che si sono interessati della nostra salute e che ci hanno augurato una pronta ripresa).
L’aumento dei contagi induce le competenti autorità a emanare continue restrizioni con l’obiettivo di rallentare il diffondersi del virus e proteggere la capacità del nostro sistema sanitario di dare cure efficaci ai pazienti maggiormente a rischio.
Anche la pratica degli sport è fortemente limitata. Per noi fanno stato le disposizioni di Swiss Rowing che sono state portate tempestivamente a vostra conoscenza. Non ritorno su quanto già comunicato in modo chiaro; reputo però necessario precisare un aspetto che ha fatto parecchio discutere (non soltanto noi canottieri !): l’uso della mascherina durante l’esercizio fisico.
Sapete che, salvo alcune eccezioni (l’età inferiore a 17 anni, l’uscita con barca singola o con equipaggio formato da conviventi), l’uso della mascherina è obbligatorio. Sapete anche che praticare intensamente un’attività fisica con la mascherina può essere pericoloso, soprattutto se la mascherina diventa bagnata e rende di conseguenza più difficile la respirazione.
Mi sembra importante attirare la vostra attenzione su un atteggiamento un po’ “pilatesco ” ma comunque importante di Swiss Rowing che da una parte impone l’uso della mascherina e da altra parte scrive che “è raccomandabile non remare con la mascherina “ !
Detto in altri termini possiamo continuare a remare, con la mascherina !, ma Swiss Rowing raccomanda di non farlo…
Il compito del Vostro comitato in questa situazione è quello di trasmettere in modo sollecito e completo le informazioni, non quello di sostituirsi nei divieti e nei permessi all’autorità competente.
È però sicuramente nostro dovere, vista la situazione generale, invitare alla prudenza. L’altra sera alla televisione uno sportivo d’élite ha spiegato molto bene la situazione: ci si può allenare con la mascherina, ma l’intensità dello sforzo deve essere molto limitata e tenere conto delle conseguenze sulla capacità respiratoria.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, ma aggiungo ancora una frase: il compito prioritario di ognuna e di ognuno di noi deve oggi essere quello di chiudere ogni via possibile alla diffusione del virus, a costo di qualche rinuncia !
Parlo, purtroppo, con cognizione di causa: mesi di prudenza e di confinamento sono stati vanificati da un attimo di disattenzione !
Un caro saluto a tutte e a tutti e l’augurio di stare in salute !
Luigi Pedrazzini, presidente